sabato 11 dicembre 2010

2010 - Francesca Petrizzo scrittore toscano, premio speciale a Miriam Serni Casalini





Il vicepresidente Benedetti: “Grande l’intelligenza delle donne toscane”. 

Danti: “Non deve sorprendere se le finaliste sono quasi tutte donne, oggi loro segnano il passo della storia”


“L’autrice ha il talento di prendere un personaggio, arcinoto e abusato come Elena di Troia, farlo suo e presentarlo oltre la mitologia, in una storia altra, malinconica, piena di passione, attuale. Il ritmo incalzante, con sottolineature poetiche, contribuisce a rendere piacevole la lettura”. 
Con questa motivazione, letta dal presidente dell’associazione Fiera del libro toscano, Franco Polidori, è stato assegnato a Francesca Petrizzo, 20 anni, il premio Scrittore toscano dell’anno per il 2010, in virtù del romanzo “Memorie di una cagna” edito da Frassinelli. 
A ritirare il riconoscimento, poiché la giovane scrittrice è impegnata ad Oxford in Inghilterra per motivi di studio, è stata la madre, Conny Leporatti, che ha portato “i sentiti ringraziamenti e saluti di Francesca a tutti i presenti ed a coloro che hanno trovato interessante il suo libro”. 
La cerimonia di premiazione della diciottesima edizione del rinomato appuntamento letterario si è svolta questa mattina presso la Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale, alla presenza del vicepresidente dell’Assemblea toscana, Roberto Benedetti, e del presidente della commissione consiliare Cultura, Nicola Danti. Con loro c’erano il direttore dell’associazione Fiera del libro e coordinatore del premio, Riccardo Cardellicchio, il fondatore Fabrizio Mandorlini e la vicesindaco ed assessore alla Cultura di San Miniato, Chiara Rossi, visto che il premio, sorto nel 1993 a San Miniato, viene organizzato dall’associazione Fiera del libro in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale e il Comune di San Miniato. 
“E’ da sottolineare la grande presenza femminile nell’edizione di quest’anno”, ha detto il vicepresidente Benedetti in apertura di cerimonia. E poi: “Su otto finalisti, ben sette sono donne. Si tratta di un record che mette in evidenza la grande vivacità intellettuale e l’intelligenza delle donne e in particolare delle donne toscane”. 
Oltre al primo premio, sono stati assegnati due riconoscimenti speciali, tre premi selezione ed uno dei lettori. 
I premi speciali sono andati a Miriam Serni Casalini per “Il Buglione” edito da Sarnus e all’editore Mauro Pagliai per “l’impegno costante nell’editoria”. I premi selezione sono stati assegnati ad Angela Galli e Jacqueline Monica Magi per il saggio “Il corpo di una donna” pubblicato da Del Bucchia, a Roberta Lepri per “La ballata della Mama Nera” edito da Avagliano e ad Antonia Guarnieri per “Cinque anni con Mario Tobino” uscito per le Edizioni dell’Erba. Ad Erika Bianchi, autrice del libro “Sassi nelle scarpe” edito da Flaccovio, è andato invece il premio selezione dei lettori. 
“C’è la speranza che la Toscana sia ancora una terra di grandi scrittori”, ha commentato Danti. “Il fatto che l’edizione di quest’anno sia stata contraddistinta da una grande presenza femminile non deve sorprendere. Oggi infatti le donne guidano il passo della storia”. Danti ha concluso la cerimonia augurandosi inoltre che “le nuove generazioni, magari anche attraverso l’utilizzo delle nuove tenologie, si avvicinino alla lettura”. 
Da segnalare che il vicepresidente Benedetti, il consigliere Danti e l’assessore sanminaitese Rossi hanno consegnato ai vincitori delle targhe artistiche realizzate dalla cooperativa sociale Le Sagome di Pisa e pergamene della Regione Toscana. (mc) 






Queste le motivazioni del premio Scrittore dell’anno edizione 2010 
Premio Scrittore Toscano dell'anno. 
A Francesca Petrizzo 
per “Memorie di una cagna” (Frassinelli) 
“L’autrice ha il talento di prendere un personaggio, arcinoto e abusato come Elena di Troia, farlo suo e presentarlo oltre la mitologia, in una storia altra, malinconia, piena di passione, attuale. Il ritmo incalzante, con sottolineature poetiche, contribuisce a rendere piacevole la lettura. 
Francesca Petrizzo è giovanissima. E’ nata a Empoli il 17 maggio 1990. Dopo la maturità classica si è iscritta alla facoltà di storia dell’Università di Firenze. Ma è stata ammessa anche all’Università di Oxford. Ha avuto modo di dire: “Il mio sogno è fare la storica. Amo leggere, scrivere, cantare. Sono un’appassionata di cinema, e il mio tempo libero se ne va tra i miei hobby e i miei amici. Metto sempre passione in quello che faccio. Come in questo mio primo romanzo”. 




Premio speciale 
A Miriam Serni Casalini 
per “Il Buglione” (Sarnus) 

“L’autrice anche in questo libro (l’altro è “Dal tetto al pagliaio”) ha raccolto ricordi, proverbi, racconti, versi e mangiari (come lei li definisce),, che fanno rivivere una Toscana scomparsa, in gran parte contadina. E lo fa, com’è nelle sue corde, con garbo, freschezza e ironia. 
Miriam Serni Casalini, nata a Firenze nel 1928, ora abita nel Chianti, esattamente a Panzano in Chianti, non lontano dal macellaio più famoso della Toscana: Dario Cecchini. Per il quale scrive non poche cose. Alcune si ritrovano nel “Buglione”. 
Avrebbe dovuto fare l’insegnante. Invece, sposatasi giovanissima, e andando – come afferma – contracqua, cioè dalla città alla campagna, ha fatto la moglie, la nuora, la mamma, la nonna - evita di dire - la suocera, con quel che comporta. E’ appassionata cultrice di memorie, di vita paesana, che le piace far rivivere nero su bianco. 




Premio speciale a Mauro Pagliai per l’impegno costante nell’editoria 

”Negli oltre cinquant’anni d’attività come stampatore ed editore, Mauro Pagliai ha sempre valorizzato gli autori toscani e il libro toscano, arrivando a fargli conquistare anche gli scaffali dei supermercati”. 
L’editore Mauro Pagliai nasce nella campagna di Signa nel 1943. Per studiare, viste la povertà della famiglia, deve andare in collegio, dai Salesiani, a Firenze. A dodici anni decide che farà il tipografo. Dieci anni dopo apre una piccola tipografia. Nasce così Polistampa. Dapprima lavora per conto terzi, poi diventa casa editrice. L’attività è intensa. Diventa amico di Mario Luzi, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi, Fosco Maraini, Luigi Baldacci, Giorgio Luti, Fernando Botero, Cosimo Ceccuti, Ennio Di Nolfo. 
La nomina a cavaliere è conseguenza dei suoi meriti in ambito culturale. 
Dall’unione con Piera, sono nati Costanza e Antonio, il quale lo segue nell’attività a partire dal 1999. 
A Polistampa, negli anni, si sono affiancate altre sigle (esempi Sarnus, Mauro Pagliai). Ha sempre avuto l’ambizione di proporre talenti sconosciuti e pesi massimi della letteratura, della storia e dell’arte, mantenendo legami con i premi letterari, le Università, i centri di ricerca, le rassegne. Per consolidare il progetto editoriale, ha formato una redazione, diretta dal figlio Antonio. 
A quella di editore, Mauro Pagliai abbina l’attività di promotore culturale. Realizza mostre in Italia e all’estero. Recentemente ha acquisito il glorioso teatro Niccolini, che avrà nuovo lustro grazie a un caffè letterario e un centro internazionale di cultura. 




Premio selezione ad Angela Galli e Jacqueline Monica Magi 
per “Il corpo di una donna” (Marco Del Bucchia editore) 
“Il libro – primo passo d’un discorso più ampio - nasce dalla riflessione delle due autrici sul loro essere donne. Il taglio scelto - l’uso del metodo storiografico – e il tema (il corpo, forma-sostanza dell’anima femminile) consentono d’avere un panorama sufficientemente ampio sull’argomento e, di conseguenza, idee più chiare sul ruolo della donna nei secoli. Si tratta, in sostanza, di uno studio non organizzato in senso classico, ma interiore, profondo, che coniuga il cervello e la pancia”. 
Jacqueline Monica Magi abita a Montecatini Terme. E’ giudice del lavoro presso il tribunale di Livorno, con un passato di sostituto procuratore della repubblica a Pistoia. Insegnante di criminologia e diritto penale in alcuni master universitari, è - oltre che scrittrice - pittrice, illustratrice di fiabe e fotografa. 
Angela Galli è un’artista di Portoferraio. Vive tra Capoliveri e Cannes. Art director di mostre e di eventi, insegnante d’arte e scrittrice. 




Premio selezione a Roberta Lepri 
per “La ballata della Mama Nera” (Avagliano editore) 
“Giallo atipico, ci porta nel mondo di quelli che la morale comune chiama i diversi (in questo caso, gli zingari), con contorno di paure, angosce, pregiudizi, ma anche di coraggio. Un andare a fondo del problema con capacità narrativa non indifferente. Di grande spessore la figura della Mama Nera, che dà il titolo al romanzo”. 
Roberta Lepri è una toscana d’adozione. Infatti è nata a Città di Castello nel 1965. Da tempo, vive e lavora a Grosseto. Laureata in lettere con lode, è autrice anche dei romanzi “Sulla terra, a caso” (2003), “L’ordine inverso di Ilaria” (2005, vincitore del premio letterario Cimatile) e “L’amore riflesso” (2006).. 
Predilige il genere giallo. Numerosi racconti suoi si trovano in antologie e hanno ottenuto premi in concorsi nazionali. Ha scritto anche il monologo teatrale “Confetti e delitti”, premiato al “Giallo toscano”, nel 2007, a Poggibonsi. 



Premio selezione ad Antonia Guarnieri 
per “Cinque anni con Mario Tobino” (Edizioni dell’Erba) 
“Racconto di memorie in grado di catturare l’attenzione del lettore. Si fa apprezzare, in modo particolare, per la sincerità, frutto non di mancanza di riguardo, ma di un grande affetto per lo scrittore Mario Tobino, “fotografato” nella vita d’ogni giorno,, negli ultimi anni della sua esistenza Ne viene fuori un ritratto di grande umanità, realizzato senza orpelli. 
Antonia Guarnirei è nata, per combinazione, a Timisoara in Romania, quando il padre – il critico e narratore Silvio – vi dirigeva l’Istituto di cultura italiana. E, per seguire il padre, ha frequentato le scuole elementari a Bruxelles e nel Veneto, a Feltre. Nel 1963, s’scrive alla facoltà di lettere dell’Università di Pisa, dove si laurea nel 1968. 
Insegnante di scuole medie superiori, amica di scrittori e artisti italiani e romeni, vive da tanto tempo, ormai, a Pisa. Collabora alle riviste “Erba d’Arno” e “L’immaginazione”. Nel 2009, per le Edizioni dell’Erba, ha pubblicato “Le storie della zia Maria Vittoria”, libro per bambini. 




Premio selezione dei lettori 
a Erika Bianchi 
per “Sassi nelle scarpe” (Dario Flaccovio editore) 
Il voto dei lettori premia il primo romanzo di una traduttrice, scritto con umorismo raffinato, amato dalle donne, ma destinato ad essere apprezzato anche dagli uomini. 
Erika Bianchi nata a Vada, località balneare della provincia di Livorno, vive a Firenze e insegna storia antica nelle università americane del capoluogo toscano. Fa traduzioni per l’editore milanese Marcos y Marcos. Avrebbe voluto dare un altro titolo al suo romanzo d’esordio. Questo: “Rospi all’arsenico, mute di serpi”. Ma il suo editore – il palermitano Flaccovio – non ne ha voluto sapere e ha scelto quello più facile, più orecchiabile; “Sassi nelle carpe”. E chi non ne ha e vorrebbe toglierseli, non riuscendoci spesso. 
Erika Bianchi ha una grande passione per il teatro nata sui banchi del liceo classico Fermi di Cecina. Scrive da sempre e vede molto cinema. 





03/12/2010 20.22 Regione Toscana

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